ANNO 14 n° 119
Giovedì Web
Adesso Windows 10
comunica con Microsoft
>>>>> di Samuele Coco <<<<<
20/08/2015 - 02:30

di Samuele Coco

VITERBO - Ogni volta che le grandi dell’informatica si apprestano a lanciare un nuovo prodotto, nel mondo della Rete si genera un certo sussulto. Tra favorevoli e contrari, gli utenti si dividono fra quelli che decideranno di aspettare prima di aggiornare (e aggiornarsi) e chi invece non può proprio resistere al desiderio di avere subito tra le mani le ultime novità del mondo tecnologico. Ovviamente, è stato così anche nel caso dell’ultimo sistema operativo di casa Microsoft: Windows 10.

L’ultima versione del software sviluppato dagli ingegneri dell’azienda fondata da Bill Gates ha ricevuto discrete recensioni nella fase di anteprima e ha una positiva accoglienza nel recente lancio ufficiale. Dopo il parziale flop fatto registrare dal predecessore Windows 8, in molti si aspettano un nuovo prodotto all’altezza dello storico Windows XP, che ad oggi ancora diversi utenti stanno utilizzando pur ignorando i tanti rischi per la sicurezza dovuti all’interruzione del supporto ufficiale.

Come detto, Windows 10 sta confermando le buone impressioni fatte nella fase di presentazione, ma resta comunque qualche riserva. Tra i vari inconvenienti e perplessità di questa prima versione, si trova il controverso caso della privacy. Infatti, dopo accurate verifiche, alcuni esperti si sono accorti che Windows 10 integra un sistema di scambio costante di dati fra il computer e Microsoft. Nonostante sia possibile bloccare ogni tipo di connessione in uscita, questa misura sembrerebbe non bastare: le comunicazioni con i server di Microsoft continuano ad avvenire in background.

Sono i nuovi servizi come il motore di ricerca Bing, l’assistente vocale Cortana, lo store digitale per il download di programmi e il sistema di update per la sicurezza ad essere i colpevoli di questo continuo scambio di informazioni. Microsoft ha confermato la notizia, ma ha anche specificato che il fine di questo rapporto tra la macchina e i server aziendali ha lo scopo di portare tutti gli utenti ad avere sempre le ultime versioni dei software. Inoltre, la società americana ha specificato che non vengono inviati i contenuti dei moduli di ricerca o le informazioni sull’uso dei dispositivi da parte degli utenti.

Gli esperti del noto sito Ars Technica, che hanno scoperto queste operazioni di scambio dati, hanno confermato in toto la versione di Microsoft. Non ci sarebbe, quindi, un concreto rischio privacy all’interno del nuovo sistema operativo. Questo fa senza dubbio rassicurare i tantissimi utenti che hanno deciso di passare immediatamente al nuovo software di casa Microsoft, ma resta comunque la spiacevole sensazione di non essere più completamente padroni del computer e del sistema operativo. Sembra che la privacy sia destinata a sparire nei prossimi anni: ma siamo davvero sicuri che valga la pena barattare la nostra sfera privata con gli ultimi feticci tecnologici?





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